Nicola Dalmonte eletto presidente del CER

Ad affiancare l’imprenditore agricolo faentino alla guida del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo saranno due vicepresidenti: Marco Bergami e Carlo Carli

Cambio al vertice del CER Consorzio Canale Emiliano Romagnolo con l’elezione del nuovo presidente l’imprenditore agricolo faentino Nicola Dalmonte che riceve il testimone dall’uscente Massimiliano Pederzoli alla guida del CER per 15 anni. Un’eredità importante da raccogliere considerato che il Consorzio Canale Emiliano Romagnolo, associato ad ANBI, vanta 135 km di canalizzazione artificiale, al servizio prevalentemente dell’agroalimentare emiliano-romagnolo, ed è un’eccellenza nel settore della ricerca e della sperimentazione scientifica grazie ai laboratori Acqua Campus di Budrio, con all’attivo centinaia di progetti europei legati all’innovazione tecnologica applicata al comparto e al risparmio idrico.

Dalmonte, perito agrario, contitolare della storica azienda familiare Dalmonte vivai, fondata nel 1895 e leader del settore vivaistico frutticolo e viticolo da oltre un secolo, è attuale Vice Presidente di Coldiretti Emilia-Romagna e Presidente della Coldiretti Ravenna.

Ad affiancarle il neo presidente saranno due vice presidenti: Marco Bergami e Carlo Carli. Oltre a loro fanno il loro ingresso all’interno del Comitato Amministrativo i rappresentanti dei Consorzi associati, Valentina Borghi, Gianni Tosi, Antonio Vincenzi Stefania Malavolti, Luigi Maccaferri, Stefano Francia, Lorenzo Falcioni, Mattia Tampieri, Luca Natali, Michele Zaccaro, e la delegata del MiPAAF Raffaella Zucaro.

Al termine della seduta del Consiglio che lo ha eletto, il neo Presidente Nicola Dalmonte ha dichiarato: “Sono particolarmente grato a questo consiglio, a tutte le associazioni agricole che ne fanno parte ed in particolare a Coldiretti che mi ha indicato per questo rilevante ruolo di responsabilità. Il CER rappresenta oggi un punto di riferimento all’avanguardia per l’agricoltura, ma non solo. La ricerca di eccellente livello sviluppata storicamente dall’ente, unitamente agli usi civili ed industriali in ottica sempre sostenibile sono infatti già una realtà e diventeranno asset oltremodo strategici guardando al nostro futuro, un futuro in cui le applicazioni tecnologiche/scientifiche ideate e applicate al comparto avranno un peso sempre maggiore. Affronto questa sfida con grande entusiasmo cercando di portare il meglio della mia esperienza professionale e di coinvolgere tutti quelli che fanno parte di questo percorso verso obiettivi comuni virtuosi”.