L’azienda ha rispettato l’impegno preso verso i propri apicoltori mantenendo le promesse fatte per il raccolto 2023. Per tutelare un settore a rischio come quello del miele, ha corrisposto ai suoi collaboratori un compenso congruo, permettendo così di garantire il futuro di questo comparto strategico per l’intero sistema agroalimentare e per la tutela degli ecosistemi ambientali.
Apicoltura Piana, leader nella produzione di miele da 121 anni, conferma ancora una volta la dedizione nella tutela della filiera, partendo dalla remunerazione degli apicoltori italiani. Come promesso l’anno scorso, ha retribuito i propri fornitori con 5,20 euro per ogni chilo di miele millefiori, riconoscendo così il loro prezioso lavoro.
Questa scelta nasce in un momento in cui il settore apistico ha affrontato diverse sfide, e Apicoltura Piana ha voluto dimostrare la sua volontà nel sostenere gli apicoltori. Il pagamento tempestivo e il prezzo minimo garantito sono stati una priorità per l’azienda, che così facendo ha consentito quanto meno il recupero dei costi di produzione e in alcuni casi ha incentivato investimenti in innovazione: una piccola azione che, punta a ridefinire una soglia minima più premiante.
“La relazione con i nostri apicoltori è alla base del nostro successo, conosciamo bene e apprezziamo la fatica e la passione che muovono gli apicoltori italiani e riteniamo fondamentale sostenerne gli sforzi, mettendoli nelle condizioni di operare con le risorse necessarie. Inoltre, definire una soglia minima di remunerazione rappresenta un vantaggio per tutti. Per i consumatori che avranno prodotti qualitativamente sempre migliori, per il settore che potrà disporre delle risorse economiche necessarie per svilupparsi, e per l’ambiente che potrà continuare a contare su una filiera sana.
Unico rammarico, non aver potuto soddisfare tutte le richieste” commenta Massimo Mengoli, Amministratore Delegato di Apicoltura Piana