E’ arrivato l’atteso via libera alla riproduzione e alla diffusione della Vespa Samurai e alle misure di emergenza necessarie per concedere agli agricoltori gli 80 milioni di euro di indennizzi stanziati dal Governo. A stabilirlo è stata la Conferenza Stato Regioni, riunita in video da Roma, che ha dato parere favorevole ai due decreti.
Il primo decreto, del ministero dell’Ambiente su “Criteri per la reintroduzione ed il ripopolamento delle specie autoctone e per l’immissione di specie e popolazioni non autoctone”, una volta pubblicato, consentirà alle Regioni di attivare la procedura per riprodurre e immettere nei campi la vespa samurai, antagonista naturale della cimice asiatica.
Il secondo sulle “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica”, previa trasmissione alla Commissione Europea da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, consentirà l’avvio delle procedure di indennizzo dei danni agli agricoltori una volta pubblicata la delimitazione e la dichiarazione di stato di calamità nazionale. Gli 80 milioni di euro stanziati con l’ultima finanziaria saranno interamente destinati agli indennizzi dei danni del 2019. In base alla normativa europea gli indennizzi potranno scattare quando il danno supera il 30% della Produzione lorda vendibile aziendale riferita al settore vegetale. Il Ministero rimborserà fino all’80% del danno accertato.
Per quanto riguarda il ricorso alla lotta biologica attraverso l’introduzione della vespa samurai come antagonista della cimice, “l’Emilia-Romagna è pronta”, annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi. Il Servizio Fitosanitario regionale, in collaborazione con una rete di laboratori, ha lavorato in autunno e in inverno per la raccolta delle ovature di cimice asiatica che servono alla riproduzione della vespa samurai. Siamo nei tempi per fare i lanci a grande scala a metà giugno, quando ci saranno le deposizioni delle nuove uova dalla cimice”.
“Siamo pronti a partire e a dare risposta agli agricoltori che attendono gli indennizzi nei tempi più rapidi – ha poi commentato Mammi-. Le risorse a disposizione sono quelle stanziate dal Governo nell’ultima Finanziaria, ovvero 80 milioni di euro che andranno tutti a copertura dei danni accertati l’anno scorso. Siamo stati la prima Regione a dichiarare lo stato di calamità e a trasmettere a fine gennaio al Ministero la delimitazione delle zone colpite dai danni della cimice asiatica. Oggi siamo in attesa della pubblicazione del decreto con la dichiarazione dello stato di calamità nazionale e la delimitazione di tutte le aree colpite anche nelle altre regioni. Abbiamo già predisposto la procedura on-line semplificata per la presentazione delle domande da parte delle aziende senza recarsi fisicamente negli uffici”.