A Macfrut profumo di spezie

Con Spices&Herbs Global Expo per la prima volta in Europa un Salone dedicato a Spezie, Erbe Officinali e Aromatiche

Spices & Herbs Global Expo: protagoniste Spezie, Erbe officinali e Aromatiche. E’ la grande novità di Macfrut 2022 (Rimini Expo Center 4-6 maggio) che propone un evento unico nel panorama espositivo europeo, un Salone che per la prima volta focalizza l’attenzione su categorie di prodotti di estremo interesse per il mercato globale. Di fatto una fiera nella fiera con un’area espositiva che ospita operatori da tutto il mondo, incontri di business con buyer internazionali, workshop tecnici con esperti del settore, show cooking con categorie di prodotto sempre più apprezzate dai consumatori.

Settore molto dinamico: i numeri

Tutto questo su un settore estremamente dinamico nel mercato globale che per le spezie vale oltre tra i 18/20 miliardi di dollari, con una stima di crescita di circa +4/5% annuo, a fronte di una produzione anch’essa in costante crescita che negli ultimi anni si attesta oltre le 13 milioni di tonnellate, con una proiezione di arrivare a 18 milioni di tonnellate nel 2030. A questo si vanno ad aggiungere le erbe officinali e aromatiche, un mercato di enorme interesse che in Italia occupa una superficie coltivata di circa 7.300 ettari per 500 imprese professionali strutturate. Il nostro Paese produce circa 4.000 tonnellate (escluso coriandolo) di piante officinali e 350 tonnellate di oli essenziali, in gran parte di agrumi (bergamotto). Ne importa invece almeno 40.000 tonnellate, fra piante officinali e derivati da prima trasformazione, mentre ne esporta circa 26.000 tonnellate nel complesso, in buona parte con valore aggiunto. Il valore della produzione del comparto è stimato intorno a 235 milioni euro, riferito alla sola materia prima di trasformazione. Se si aggiunge l’export di derivati a valore aggiunto si può arrivare ad 1 miliardo euro (Fonte Fippo).

Salone Spice & Herbs Global Expo

Nel concreto si tratta di un nuovo padiglione interamente dedicato al mondo delle spezie, erbe officinali ed aromatiche, punto di incontro globale tra produttori, tecnici, ricercatori, traders e trasformatori, in un approccio di filiera, secondo la specificità di Macfrut.

Due le aree a comporre il Salone. Prima di tutto quella delle Spezie, rappresentato a Macfrut dalla partnership con Cannamela, azienda leader in questo mercato. La seconda è dedicata alle erbe officinali e aromatiche, realizzata in partnership con Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) e la rivista Erboristeria Domani. Questo settore comprende una vasta categoria eterogenea di specie vegetali, ricche di principi biologicamente attivi, che va dalle piante medicinali al superfood, dalle aromatiche fino a quelle da profumo, segmento in crescita e con grandi prospettive anche per il nostro Paese per gli svariati utilizzi di questa tipologia di prodotti.

Nel padiglione saranno presenti quattro tipologie di spazi: area show cooking, area mostra, percorso sensoriale, sala conferenze.

Il mercato delle spezie

Parlare si spezie significa parlare della storia del mondo. E la storia delle spezie rappresenta quella del commercio globale. La fama delle spezie è più antica della storia documentata, risale infatti a oltre 7.000 anni fa, così come è noto che la storia delle più grandi scoperte geografiche nasce dalla ricerca di una via marittima per raggiungere l’India, la cosiddetta Rotta delle Spezie.

Dal punto di vista commerciale oggi accade più o meno ciò che accadeva allora: le spezie continuano a muovere uomini e mezzi, con implicazioni notevoli anche sul fronte finanziario. Ancora oggi il numero stesso delle tipologie delle spezie non è ben definito, c’è chi parla di alcune decine e chi parla di alcune centinaia, come pure le varietà botaniche di alcune di esse (solo a titolo di esempio per il pepe si parla di alcune decine e per il peperoncino di alcune centinaia ma anche di alcune migliaia).

Oggi le spezie a livello mondiale muovono circa 18-20 miliardi di dollari, con una stima di crescita di circa +4/5% annuo.

Da questa cultura millenaria si sono sviluppate, e stanno continuando a svilupparsi, notevoli conoscenze sia di tecnologie di processo di trasformazione sia di filiera agronomica, che rappresentano la continua evoluzione naturale di questo mondo e aprono la strada a nuove opportunità per tutti gli operatori.

Partnership Macfrut – Cannamela

Non a caso la partnership tra Macfrut e l’azienda Cannamela mira a creare una connessione tra operatori internazionali e italiani per confrontarsi anche su questi temi e per aprire nuove opportunità di mercato.

Cannamela infatti è sinonimo di Spezie ed Erbe aromatiche dal 1956, con una vocazione specifica al controllo della filiera a partire dall’acquisto delle materie prime che viene effettuato direttamente nei paesi di origine, selezionando le migliori coltivazioni di tutto il mondo, attraverso partnership di lungo periodo con piccoli e medi produttori per un progetto condiviso di sviluppo sostenibile.

Ed è proprio sulla sostenibilità che verteranno le iniziative speciali che Cannamela porterà al Salone: dalle coltivazioni biologiche, alle produzioni italiane, o ancora alla responsabilità sociale, tutti filoni che Cannamela ha nel tempo promosso con le sue linee speciali Bionatura, Regionali Bio, Fair Trade Bio. Queste linee saranno infatti protagoniste di uno show cooking tematico orientato alla “Cucina Green”.

Cannamela curerà anche un intervento tecnico dove gli esperti dell’azienda illustreranno le particolarità di questo mercato, ponendo l’accento sull’importanza della tracciatura della filiera, a maggior ragione quando si approcciano questi nuovi segmenti con le loro peculiarità.

Il settore delle erbe officinali e aromatiche

Un’altra grande area sarà dedicata alle erbe aromatiche e officinali realizzata in partnership con Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) e la rivista Erboristeria Domani. Le piante medicinali, aromatiche e le spezie sono da secoli utilizzate dall’uomo per il proprio benessere. Oltre 35.000 specie sono state identificate per contenere sostanze attive molto versatili e utili all’uomo. Circa un terzo della popolazione mondiale basa la propria medicina sull’uso di queste piante sia in ambito clinico/terapeutico che preventivo. Esse rappresentano un patrimonio di biodiversità indispensabile per affrontare le grandi sfide che pone il futuro e che l’umanità deve affrontare. Fra tante: la riduzione dell’impatto ambientale, il cambiamento climatico e la transizione verso un’economia sostenibile.

In questo panorama l’Italia si distingue per la preziosa tradizione erboristica, nata dal patrimonio di biodiversità vegetale dei nostri ambienti e dalla varietà di territori e tradizioni culturali. Una cultura ancora viva, da cui nel tempo sono derivate molte conoscenze scientifiche e da cui hanno preso il via imprese divenute eccellenze di qualità e innovazione a livello internazionale. Il settore ha vissuto un vero e proprio boom grazie al diffondersi del canale professionale specializzato: le erboristerie italiane sono ancora una esperienza unica a livello europeo, che conta oltre 4.000 punti vendita, e vede al lavoro una nuova generazione di tecnici erboristi laureati nelle facoltà di Farmacia. Il valore stimato di questo canale è di circa 1miliardo di euro.

Da settore prevalentemente commerciale, legato all’importazione, oggi il comparto è divenuto una filiera complessa che va dalla coltivazione, alla trasformazione, alla creazione di valore aggiunto nella produzione di integratori alimentari, cosmetici naturali e derivati farmaceutici. La filiera oggi ha di fronte nuove opportunità grazie al rinnovamento del quadro normativo introdotto dalla Decreto Legislativo 75/18 (le norme precedenti risalivano agli anni Trenta del Novecento) che riconosce e sostiene la coltivazione delle piante officinali come attività agricola.

La sfida del comparto è oggi quella di uscire dalla dimensione di “mercato di nicchia” per interagire sempre più attivamente nella realizzazione di un autentico nuovo patto con la natura.