In Fiera dal 4 al 6 maggio un grande campo prova di 1600 metri quadrati con quattro proposte: frutteto dedicato allo Cherry, Acqua Campus, plastiche biodegradabili, Smart Agriculture.
L’innovazione nel settore ortofrutticolo protagonista a Macfrut 2022 in un’apposita area dinamica di oltre 1600 metri quadrati. Appuntamento dal 4 al 6 maggio al Rimini Expo Center con un campo prova che fa toccare con mano le novità dell’agricoltura 4.0 sia in termini di innovazione tecnologica che di impatto e risparmio ambientale. Quattro sono le proposte presenti in quest’area, coordinata da Luciano Trentini: un campo dedicato al ceraseto; l’area Acqua Campus su risparmio idrico; uno spazio dedicato alle plastiche biodegradabili impiegate per la pacciamatura in orticoltura; la Smart Agriculture dedicata alle tecnologie.
“Il sistema ortofrutticolo è al centro di una forte fase di modernizzazione con la necessità di produrre più frutta e verdura (+350 milioni di tonnellate al 2050) quando la terra sarà popolata da quasi 10 miliardi di persone – spiega Luciano Trentini, esperto del settore – Questo comporta l’esigenza di ridurre l’impatto ambientale sia nelle fasi produttive che commerciali. Inoltre gli effetti della pandemia stanno modificando la logistica delle merci e soprattutto gli spostamenti delle persone compresi quelle che lavorano nel settore. Tutti noi ricordiamo che questo periodo ci ha abituato a un nuovo mondo digitale, alla agricoltura 4.0, ai Big data… Dobbiamo guardare con fiducia al futuro e l’ortofrutticoltura in questo momento di forte cambiamento non può rimanere indietro. Macfrut 2022 vuole ancora una volta essere parte attiva nell’informare ed essere all’avanguardia nel settore, sviluppando tematiche di attualità che guardano al mondo imprenditoriale agricolo che presto dovrà adeguarsi alle novità”.
Entrando nel merito delle diverse aree dinamiche, una delle grandi novità è rappresentata da un campo dedicato al ciliegio, in affiancamento all’International Cherry Symposium. Sarà organizzato un ceraseto con piante di diverse forme di allevamento presentate da alcune delle più importanti aziende vivaistiche italiane. Il frutteto sarà protetto da reti antigrandine e anti cracking fornite dalle principali ditte italiane, impianti di irrigazione e fertirrigazione, sensori e centraline per le rilevazioni climatiche e di gestione degli impianti completano l’area. I visitatori potranno richiedere ai tecnici presenti ed a disposizione dei visitatori le informazioni di cui ognuno avrà bisogno.
Nell’area attigua di Acqua Campus, focus sui nuovi sistemi irrigui di riduzione dello spreco di acqua in collaborazione con ANBI(Associazione Nazionale delle Bonifiche Italiane) e CER (Canale Emiliano Romagnolo). Al centro le novità tecnologiche come sensori per il monitoraggio dell’acqua e dei suoli, stazioni meteo, centraline per l’automazione degli impianti, sistemi per la fertirrigazione e sistemi antibrina. All’interno dello spazio saranno organizzate anche visite tecniche per spiegare dal vivo le più avanzate tecnologie per la gestione della risorsa idrica.
Un’altra novità è rappresentata da un’area dedicata all’ambiente e al ruolo giocato dalle plastiche biodegradabili impiegate per la pacciamatura in orticoltura. Le plastiche biodegradabili di origine vegetale sono un valido contributo alla riduzione dell’inquinamento da materie plastiche tradizionali in orticoltura. Sarà possibile visitare e richiedere informazione circa l’uso e la messa in opera di questi materiali plastici innovativi su diverse specie orticole.
Infine l’area Smart Agricolture, nuovo punto di partenza per l’agricoltura che verrà, grazie alla collaborazione con il centro di ricerca Ri.Nova. Nell’area dinamica la farà da padrone l’agricoltura di precisione concentrandosi su tecnologie come sensori, droni e robot applicati al mondo della produzione ortofrutticola, che si alterneranno sul campo per mostrare quanto è possibile già fare da oggi.