Secondo i dati di Confagricoltura Emilia Romagna è straniero un turista su dieci ma cresce la presenza dei belgi, olandesi e svizzeri. Prevalgono soggiorni brevi e prenotazioni “last minute”. Boom di richieste negli agriturismi con piscina come in quelli che includono attività sportive e ricreative.
Soggiorni brevi spesso di una notte soltanto, magari prenotati “last minute” e con un occhio attento al prezzo. Va per la maggiore la vacanza “mordi e fuggi” nei 1200 agriturismi emiliano-romagnoli.
«In questa seconda estate dell’era del Covid, è straniero un turista su dieci e vacillano le prenotazioni dall’estero: sono già arrivate parecchie disdette a causa della variante delta». Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Emilia Romagna, che riunisce gli agriturismi associati a Confagricoltura, non nasconde la preoccupazione tuttavia si dice ottimista. «C’è anche chi ha aperto una nuova struttura nella delicata fase di ripresa dell’economia e del turismo del Paese. Gli agriturismi con piscina o quelli che includono attività sportive (460 strutture circa in regione) e ricreative (340), registrano il tutto esaurito per il mese di agosto. Il turista cerca tranquillità e benessere, vuole divertirsi all’aria aperta e praticare hobby in sicurezza. Quindi ad essere premiate – spiega l’imprenditore agrituristico piacentino – sono le strutture che hanno ampliato l’offerta di servizi e pacchetti dedicati (bike tour, trekking, maneggio, pesca ma anche cammini del cibo, degustazioni di prodotti esclusivi, assaggi di vino finanche menu salutisti) e che hanno puntato su una comunicazione ad hoc, diretta al proprio target di riferimento».
Cambia pure lo scenario dei principali paesi di provenienza del turista straniero. «Crescono belgi, olandesi e svizzeri. Seguono a ruota i turisti francesi e tedeschi, completamente assenti invece gli americani e gli extraeuropei in generale», sottolinea Bisagni
Marcello Bonvicini, presidente regionale di Confagricoltura rilancia le potenzialità dell’agriturismo in regione: «Agricoltura e turismo delle aree interne sono opportunità vincenti per l’attrattività e lo sviluppo del territorio tanto più se abbinate alle 44 Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, volano del made in Italy nel mondo».
Così Augusto Congionti, presidente nazionale Agriturist: «Un soggiorno in agriturismo non è semplicemente una stanza in campagna dove, magari, si può anche mangiare o acquistare un prodotto tipico. È molto di più, perché consente un’immersione profonda in un territorio, con la sua comunità, le tipicità, la storia, le tradizioni, la biodiversità e i suoi sapori. Siamo ottimisti proprio perché la nostra offerta è unica nel suo genere e al lago, al mare, in montagna, in collina o in pianura siamo pronti a ospitare sempre più persone».