Sul vino tempesta perfetta

Confagricoltura Bologna richiede più sostegno ai produttori dopo la decisione della Commissione UE di modificare, inasprendo, il piano del 2021 sul Beating Cancer che prevede etichette allarmistiche e un aumento della tassazione. Si tratta dell’ennesima preoccupante notizia, dopo la minaccia di dazi da parte del nuovo governo USA di Donald Trump che potrebbero colpire un mercato strategico per il nostro export.

“Il settore vitivinicolo è vittima di una tempesta perfetta. Già alle prese con la minaccia di dazi da parte del nuovo governo USA di Donald Trump che potrebbero colpire un mercato strategico per il nostro export, deve fare i conti con il calo dei consumi e le forti incertezze sul futuro dettati dai gravi problemi produttivi. A tutto questo si aggiunge la decisione della Commissione UE di modificare in maniera per noi inaccettabile il piano del 2021 sul Beating Cancer (Beca) è inaccettabile, prevedendo etichette allarmistiche e un inasprimento della tassazione. A Bruxelles ancora si ostinano a considerare il vino come una mera bevanda alcolica, senza considerare che parliamo innanzitutto di un prodotto agricolo, con una storia millenaria, ricco di valori, tradizione, innovazione e sostenibilità. Un prodotto che può coniugarsi perfettamente con il consumo responsabile”.

È questo il commento di Davide Venturi, presidente di Confagricoltura Bologna, a seguito della novità emersa dalla Commissione Europea di rivedere il Piano Beca introducendo nuove misure che riguardano l’accessibilità dei prodotti (ad esempio prezzi, tassazione e acquisti transfrontalieri), l’informazione ai consumatori e la regolamentazione della pubblicità degli alcolici includendo in questa lista anche il vino. Le proposte arrivano a distanza di tre anni da quando erano state bocciate dallo stesso Parlamento Europeo che aveva ritenuto il tutto penalizzante per l’intero comparto.

“Come Confagricoltura non ci opponiamo ai nobili principi del Beca di tutela e prevenzione della salute dei cittadini, ma in questo caso riteniamo che il vino debba essere considerato in maniera diversa. Stiamo parlando di un prodotto, come ad esempio il Pignoletto dei Colli Bolognesi o l’Albana di Romagna, ricco di valori, storia e cultura, che deriva da pratiche agricole che arricchiscono i territori, nonché di un elemento fortemente legato al concetto di dieta mediterranea patrimonio dell’umanità” spiega Venturi. “In un momento particolarmente complesso per l’intero settore, auspichiamo un ripensamento da parte della Commissione UE e un maggior supporto verso il settore agricolo da parte delle Istituzioni Europee. Il recente annuncio del pacchetto di misure a favore del vino del commissario all’agricoltura Hansen riteniamo vada nella giusta direzione. Chiediamo quindi agli eurodeputati bolognesi in particolare di rappresentare le istanze di questo settore strategico per l’economia del territorio metropolitano bolognese”.