Il Consorzio di Tutela della Piadina Romagnola IGP ha bloccato il tentativo di un grande gruppo spagnolo di registrare nel Regno Unito il marchio Piadine di Modena
L’agroalimentare italiano è tra i più copiati al mondo, le imitazioni si sprecano e con la Brexit le insidie sono aumentate.
A rischiare di farne le spese la Piadina Romagnola IGP che però è riuscita a contrastare il tentativo di un grande gruppo spagnolo che al registro dei marchi del Regno Unito aveva depositato due domande di registrazione (sia denominativo che figurativo) dei marchi ‘Piadine di Modena’ con l’obiettivo di usarlo sul mercato inglese per contraddistinguere pane, prodotti da forno e a base di cereali.
Informato del fatto, il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola è passato al contrattacco, avviando un’azione legale e depositando istanza di opposizione presso l’Ufficio Marchi e Brevetti del Regno Unito. Opposizione che è stata accolta e che ha portato all’annullamento delle domande di registrazione dei marchi Piadine di Modena.
Un nuovo punto a favore del prodotto simbolo della Romagna, dopo che, appena un anno fa, il Consorzio aveva bloccato un analogo tentativo di contraffazione in Canada.
“Si tratta di un grande risultato non solo per il Consorzio ma per la Romagna intera – spiega Alfio Biagini, Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp – Questa vicenda, dall’esito tutt’altro che scontato, soprattutto considerando la particolare situazione che si era creata tra fine ottobre e gli inizi di novembre del 2019 in materia di Brexit, dimostra come anche in mercati lontani è possibile ostacolare l’appropriazione indebita del prestigio e della notorietà dell’Italian style”.