L’industria italiana della meccanica agricola chiude il 2020 con un valore della produzione pari ad 11,5 miliardi di euro, di poco superiore all’anno precedente (+0,4%). Nei primi sei mesi dell’anno le immatricolazioni hanno registrato un +52% per le trattrici e una crescita vistosa per tutte le altre tipologie di mezzi. Fase positiva anche sui mercati esteri.
Il rallentamento delle attività produttive e le difficoltà nella logistica e nel commercio internazionale non fermano il settore della meccanica agricola, che mostra nel bilancio 2020 una buona tenuta. Il risultato positivo dipende del favorevole andamento dell’agricoltura che, anche nell’anno della pandemia, mantiene una buona produzione soprattutto per quanto riguarda i cereali (+1,9%) e registra un incremento del valore aggiunto pari all’1,5%.
I dati sulla produzione italiana di macchine agricole – elaborati da FederUnacoma e diffusi nel corso dell’Assemblea annuale tenutasi a Varignana (Bologna) – indicano un lieve calo per quanto riguarda le trattrici in termini di quantità (48 mila unità prodotte con un decremento del 6% rispetto all’anno precedente) e una crescita del 2,6% in termini di fatturato, che si attesta su 1,78 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’insieme delle macchine operatrici e delle attrezzature, il 2020 chiude con una produzione in peso di 648 mila tonnellate, per un valore di 5,13 miliardi, con un calo del 2% rispetto al 2019; mentre la produzione di trattrici incomplete e parti ammonta a quasi 901 mila tonnellate, per un valore di 934 mila euro, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (-0,2%).
A questo fatturato si deve aggiungere il valore della produzione di componenti, stimata in 2,8 miliardi di euro (+1,6%) e di macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde, che raggiungono gli 850 milioni di euro con un netto incremento sul 2019 (+9%). Il valore totale della produzione italiana è stimato in 11,5 miliardi di euro, che corrispondono ad un lieve incremento (+0,4%) rispetto all’anno precedente, un dato che la federazione dei costruttori italiani ritiene confortante anche perché associato ad una buona tenuta delle esportazioni in un anno caratterizzato da difficoltà anche nel trasporto e nello stoccaggio delle merci.
I dati Istat sul commercio estero relativi alle trattrici, alle trattrici incomplete e parti, ed alle altre macchine agricole indicano un valore pari a quasi 5,2 miliardi di euro, sostanzialmente in linea (-0,7%) con il risultato dell’anno precedente. La quota della produzione destinata all’export è pari al 70% in valore, una percentuale molto elevata che conferma la vocazione internazionale di questo comparto della meccanica italiana.
Marcia a pieno ritmo anche il mercato italiano delle macchine agricole. I dati relativi al secondo semestre – elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – indicano incrementi vistosi per tutte le categorie di mezzi.
Le immatricolazioni di trattrici crescono di oltre il 52% rispetto al primo semestre 2020, in ragione di oltre 12.500 unità vendute; le mietitrebbiatrici crescono di quasi il 64% a fronte di 229 unità vendute, mentre le trattrici con pianale di carico registrano una crescita di oltre 31 punti percentuali a fronte di 327 unità vendute.
Incrementi da record anche per i rimorchi, che in virtù di 4.770 unità segnano una crescita di quasi il 40%, e per i sollevatori telescopici, che mostrano un attivo dell’85% per 755 macchine vendute.
Il boom delle immatricolazioni è dovuto in parte al recupero di mercato rispetto al primo semestre 2020, caratterizzato dagli effetti del lockdown, ma soprattutto a un’effettiva ripresa degli investimenti e agli incentivi fiscali vedi in particolare quelli per i macchinari con dispositivi 4.0.
Il trend positivo, che si prevede potrà caratterizzare anche la seconda parte dell’anno, si riscontra anche a livello internazionale, con il buon andamento di tutti i principali mercati.
Nel periodo gennaio-maggio gli Stati Uniti segnano una crescita prossima al 26% rispetto allo stesso periodo 2020, il Canada incrementa del 51%, la Turchia del 81% e l’India del 67%. In Europa, la Germania registra una crescita del 15%, e in forte attivo risultano il mercato spagnolo (+42%) e il mercato britannico (+21%). Il mercato francese segna nei primi cinque mesi dell’anno un incremento pari al 26%.
Dopo aver chiuso il 2020 con una crescita del commercio a livello globale pari al 4,5%, il settore delle macchine agricole prevede un trend positivo anche nei prossimi anni: nel periodo fra il 2021 e il 2024 il commercio di settore dovrebbe incrementarsi complessivamente del 7,3%.